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IL PONTE DEL DIAVOLO BLOCCATO DAI TRONCHI DELLA "FIUMARA": "trattatello" sulla inefficienza della pubblica amministrazione...

Si parla tanto, ovunque, dell’efficienza della pubblica amministrazione che, purtroppo, è a di là da venire. Perché l’efficienza non si crea per legge né per decreto; si ottiene se cresce il senso civico e il rispetto per la cosa pubblica.
La foto del “ponte del diavolo” con le arcate chiuse dal legname trasportato dall’ultima “fiumara” mi permette di dissertare sull’argomento “efficienza” e di scrivere sull’argomento un ”trattatello”.
Tutti vedono, criticano, cercano di individuare il responsabile, si domandano chi dovrebbe decidere la pulizia, i giorni passano, tutto rimane fermo.
In Italia ci sono troppi enti e troppi uffici che “dovrebbero occuparsi” della questione, di qualsiasi questione si tratti.
E così accade anche per il nostro celebre monumento: il ponte della Maddalena, detto del diavolo.
Il Comune ne è sicuramente il proprietario, per storia e diritto; ma del fiume se ne occupa l’Autorità di Bacino, la Provincia, l’Enel che ha lo sbarramento poco più a valle. Del monumento credo bene se ne occupi anche la Soprintendenza.
Ma sulla bruttura di questi giorni, pericolosa perché potrebbe far da tappo a prossime fiumare, nessuno prende decisioni. Nonostante che l’intervento potrebbe essere assai semplice. Basta tagliare i tronchi e farli scivolare con la corrente verso lo sbarramento.
Ma pensate davvero che sarebbe così complicato? Ma se il Sindaco, o l’Autorità di Bacino, o il Presidente della Provincia chiamassero una delle cooperative che lavora per gli enti, come Terra Uomini e Ambiente oppure la Val di Lima, e chiedessero il favore del taglio di quei tronchi? Pensate davvero che non troverebbero collaborazione? Oppure pensate che sarebbe una spesa insostenibile per l’Enel disporre il lavoro? Purtroppo è la testimonianza di disinteresse ed inefficienza della pubblica amministrazione.
Povero ponte…a tutti piace…è un simbolo per Borgo, per la Valle…per la provincia…è uno dei monumenti più fotografati…ma anche per togliere le erbacce o qualche fico selvaggio che mina la stabilità delle pietre è sempre un problema.
Anche nel luglio 1992 (come risulta da alcuni appunti di mio padre alpino)  il Gruppo Alpini di Borgo a Mozzano si propose per togliere le erbacce dal monumento, ma dal “palazzo” gli fu risposto che ciò non poteva esser fatto…perché serviva il permesso delle “Belle Arti”!
Ma gli alpini sono testardi; e una mattina molto presto fecero il lavoro…prima che i solerti controllori del palazzo si fossero alzati; e il ponte apparve più bello!

Gabriele Brunini - 26 gennaio 2014
 







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