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SI RESTAURA A VIAREGGIO LA CAPPELLA GILLES. VITTORIO GILLES COSTRUI', NEL 1905, LA FABBRICA DELLA CUCIRINI CANTONI A BORGO A MOZZANO (oggi sede dell'ITI).

Sul giornale LA NAZIONE del 5 giugno 2023 ho trovato un articolo sul restauro della "cappella Gilles" nel cimitero della Misericordia di Viareggio. La cappella, che contine marmi e mosaici, oltrechè dipinti del pittore lucchese Vincenzo Barsotti e arredi in legno della ditta Spicciani di Lucca disegnati dal Chini, contiene la sepoltura di Vittorio Gilles e di sua moglie. Alla cerimonia di presentazione del restauro sarà presente anche il sottosegretario Vittorio Sgarbi. La cappella è un emblema della cultura artistica modernista lucchese del primo novecento.
Per me Vittorio Gilles è un personaggio storico conosciuto, essendo stato direttore e co-proprietario della fabbrica della Cucirini Cantoni in piazza della stazione costruita nel 1905.
A Vittorio Gilles e alla "Fabbrica benedetta da Dio" ho dedicato un capitoletto del mio libro "IL CONVENTO DI SAN FRANCESCO DEL BORGO" pubblicato nel 2013 per i tipi della Casa Editrice Maria Pacini Fazzi. Ecco il testo contenuto alle pagine 270 e 271 del mio libro. Il testo è ripreso dalle
"MEMORIE"  del frate francescano Pacifico Bigongiari, di Stiava, che visse al convento di Borgo a Mozzano dal 1904 al 1911.


Gabriele Brunini - 5 giugno 2023



LA FABBRICA BENEDETTA DA DIO

L’8 giugno 1905 è una data importante per il paese del Borgo, infatti le Memorie ci dicono che sono principiati i lavori alla fabbrica, qui sotto, del sig. Gilles, lo scopo si vedrà.
Si tratta della fabbrica della Cucirini Cantoni Coats che viene costruita nella piazza della stazione e che sarà successivamente ampliata. Il Sig. Vittorio Gilles è il direttore della fabbrica e forse anche comproprietario.
Un’altra annotazione sulla fabbrica la troviamo nelle Memorie all’anno 1906: i primi di gennaio fu aperta la fabbrica di filati e rocchetti cucirini del Signor Vittorio Gilles, posta sotto il nostro convento, di fronte al Lotti detto Bacciano, attigua alla Stazione ferroviaria. Il Sig. Gilles è un uomo di sentimenti buonissimi, è cattolico praticante. Egli ha fatto la fabbrica per compassione del paese; per dare lavoro alle donne ch’erano disoccupate. Non lavora di notte, e neppure nei dì festivi, e questo è il modo di chiamare sulla fabbrica la benedizione di Dio e mantenervi l’ordine ed il buon costume, cosa tanto rara, nelle fabbriche moderne. Il Signor Gilles piccolo di statura, è grande per ingegno, per abilità, per amore del suo prossimo, e per questo s’impone e riscuote la stima e la benevolenza di tutti.
Da quello che il padre guardiano del convento scrive nelle Memorie, appare evidente che il Signor Gilles era nelle grazie dei frati, di cui, come apparirà anche in seguito era anche un benefattore. Il Gilles era persona ben introdotta nella vita politica e sociale di Borgo a Mozzano e lo ritroviamo anche tra i sostenitori del giornale cattolico locale “Il Bargiglio”, impegnato in una continua “tenzone” con il giornale laico, “Il Risveglio” che vivacizzava la vita politica borghigiana.







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