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L'ORGANO "RAVANI" DELLA CHIESA DI S. IACOPO DI BORGO A MOZZANO

Un concerto, tenuto il 16 giugno 2018, ha suggellato il restauro di un organo antico, tra i più preziosi della nostra terra...
 
Il restauro dell’organo della chiesa di San Iacopo di Borgo a Mozzano, realizzato dall'organaro Glauco Ghilardi di Lucca, che ha assorbito tante energie e tanto impegno della Parrocchia per circa una decina di anni, è finalmente giunto a conclusione. Un concerto inaugurale si è tenuto sabato 16 giugno 2018, alle ore 21, nella chiesa propositurale.

Leggendo una puntuale ed attenta ricerca realizzata qualche anno fa da Eliseo Sandretti, si scopre che quello strumento, oggi tornato a “nuova vita musicale”, con un complesso e completo restauro di tutto l’apparato strumentale e della cantoria, è attribuito a Cosimo Ravani (1584-1635), forse il più importante degli organari lucchesi del XVII secolo,  a cui la Comunità del Borgo commissionò il lavoro. Ne fa fede una ricevuta di “scudi trentanove, lire cinque, soldi dieci”, registrata in data 23 aprile 1632, rilasciata dal Ravani stesso sull’importo pattuito per l’opera, che doveva essere quantificato in “scudi dugento novantacinque”. L’organo di Borgo a Mozzano fu costruito dal 1630 al 1632, periodo vivace ed intenso per la vita borghigiana, se si pensa che, più o meno nello stesso periodo (negli anni che vanno dal 1635 al 1637) il pittore Domenico Manfredi da Camaiore dipingeva, nelle ventinove lunette del convento di San Francesco, oltre 40 scene che illustravano la vita e i miracoli del grande Santo di Assisi. La decisione di realizzare un nuovo organo, in sostituzione del vecchio esistente e di farlo a spese della Comunità risulta in maniera esplicita in due deliberazioni del “Consiglio della Comunità del Borgo” prese in data 18 novembre 1629 e 23 luglio 1631. Nella prima fu incaricato l’organista della chiesa borghigiana Cesare Mariani di recarsi a Lucca e di dare soluzione al problema. Lo stesso Mariani, che era nipote del Pievano di Cerreto del tempo, Don Francesco Mariani, fu il primo organista titolare del nuovo strumento Ravani. A lui successe, con contratto di tre anni, già nel novembre del 1632, l’organista Nicolao Giannini di Cerreto.

Lo strumento subì un importante restauro nel 1788 (per le mani di Domenico Matteoni) ed un altro negli anni 1884-1885, ad opera, quest’ultimo, dell’organaro lucchese Evaristo Santarlasci. In quel tempo era Proposto di S. Iacopo Don Domenico Giusti e organista della chiesa il Maestro borghigiano Giacomo Cristofanini che, contemporaneamente, era anche organista nella chiesa del convento dei frati francescani del Borgo.
Al M° Giacomo Cristofanini sono succeduti come organisti della chiesa i borghigiani M° Vincenzo Barsi e il M° Aldo D'Olivo.
L’ intervento ottocentesco costò alla chiesa Lire 980, di cui 300 furono pagate dal Maestro Giacomo Cristofanini e dall’Operaro della chiesa Ercole Gigli (in ragione L. 150 ciascuno). Il Santarlasci, che era nato a Castelnuovo Garfagnana, realizzò nel territorio di Borgo a Mozzano anche gli organi di Anchiano (1891), Corsagna (1877), Dezza e Diecimo. Un ultimo intervento di restauro sull’organo Ravani/Santarlasci di San Iacopo fu realizzato nel 1963 dall’organaro di Pieve Fosciana Attilio Turrini.

L'ultima volta l'organo era stato suonato il 25 luglio 2008, festa del Patrono S. Iacopo, prima di essere completamente smontato per il restauro; all'organo sedeva Ilaria Brunini.
Il restauro è stato eseguito in assoluto rispetto di quelle che sono le caratteristiche musicali originali dello strumento che fu costruito dal Ravani per eseguire musiche del 1500 e 1600.  L'organo, essendo stato ricondotto alla configurazione originale, è davvero un unicum, trattandosi di uno strumento "di sette piedi", con una superba qualità di suono. L’opera di recupero, come ho detto in premessa, è stata eseguita dall’organaro lucchese Glauco Ghilardi che ha curato con professionalità la parte musicale, mentre la parte estetica, quella lignea è stata eseguita da Patrizia Caraffi. Sabato 16 giugno, finalmente, il concerto inaugurale dell’organo eseguito dal Maestro Eliseo Sandretti. Il Parroco di Borgo a Mozzano, don Francesco Maccari, ha accolto i partecipanti e gli appassionati di musica, impartendo anche una solenne benedizione allo strumento restaurato.

Il programma del concerto del 16 giugno 2018 al restaurato organo "RAVANI"
Il Maestro Eliseo Sandretti ha eseguito i seguenti pezzi: 

Gioseffo Guami (1542-1611)
1) Toccata 2) La Guamina
Giovanni de Macque (1548-1614)
1) Canzona francese 2) Prima Gagliarda 3) Seconda Ggliarda
Girolamo Frescobaldi (1583-1643)
1) Capriccio sopra ut, re, mi, fa, sol,la 2) Tocata per la levatione (dai Fiori Musicali, Messa degli Apostoli)
Tarquinioo Merula (1595-1695)
1) Toccata del secondo tono 2) Canzone
Domenico Zipoli (1688-1726)
1) All'Elevazione II 2) Al Post Comunio
Alessandro Scarlatti (1660-1725)
1) Toccata


Gabriele Brunini - 17 giugno 2018

Dopo il concerto del 16 giugno 2018, domenica 1 luglio, l'organo Ravani/Santarlasci della chiesa di S. iacopo, con la presenza di Ilaria Brunini,  ha nuovamente accompagnato i canti nella santa messa delle ore 10,45, nella prima domenica del mese, dedicata all'Unità Pastorale. Ha celebrato la S. Messa Don Patrizio.
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