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1919: momenti di tensione a Borgo a Mozzano per un raid provocatorio del deputato socialista Policarpo Scarabello

Il bollettino "Sprazzi di Luce", del gennaio 1920, edito dalla Parrocchia di S. Rocco di Borgo a Mozzano, ci informa di un episodio di tensione politica che caratterizzava il primo dopoguerra e che coinvolgeva anche i nostri paesi.
Nei giorni 23 e 24 novembre 1919  furono celebrati solenni suffraggi per tutti i caduti in guerra delle due parrocchie di Borgo a Mozzano (S. Iacopo e S. Rocco). Nel pomeriggio del giorno 23 si verificò, dice il Bollettino, "un incidente provocato dal contegno di un neo deputato socialista - l'on. Scarabello di Verona - il quale, passando con alcuni ferrovieri davanti alla chiesa in cui si cantava l'ufficio dei morti, pronunziò frasi irriverenti".
Il personaggio politico di cui parla "Sprazzi di Luce" era il deputato socialista Policarpo Scarabello che morirà a Verona dilaniato da una bomba a mano che, forse,  lui stesso voleva lanciare contro i fascisti; era il 4 novembre 1920.
Il bollettino borghigiano  riporta che il deputato "fu subito allontanato e accompagnato alla stazione di Borgo a Mozzano con urla e invettive".
Alla sera - scrive ancora il bollettino - al suono della Marcia Reale, fu fatta per le vie di Borgo a Mozzano "una dimostrazione di protesta contro il socialismo". La partecipazione completa della popolazione - scrive ancora "Sprazzi di Luce", impresse alla pietosa cerimonia di suffragio e al corteo di protesta contro il deputato socialista Scarabello "un carattere di solennità e di grandiosità indimenticabile".







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