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"SPRAZZI DI LUCE", NOTIZIARIO DELLA PARROCCHIA DI SAN ROCO DI BORGO A MOZZANO: IL 1929

L’annata 1929 di “SPRAZZI DI LUCE”, bollettino della Parrocchia di S. Rocco di Borgo a Mozzano,  si apre con un articolo del Parroco, Don Agostino Farnocchia che celebra i dodici anni di vita del bollettino stesso. Fa un auguri di pace e serenità a tutti i lettori e a tutti i parrocchiani, ma di fronte agli eventuali problemi che ciascuno potrà dover affrontare nel corso dell'anno, cita il "poverello d'Assisi" quando diceva "tanto è grande il ben che aspetto che ogni pena mi è diletto".
Nello stesso numero di gennaio viene data notizia che un benefattore, il parrocchiano Pietro Evangelisti, ha donato alla chiesa ventidue panche nuove, in sostituzione di quelle vecchie e malandate e, quasi tutte, di proprietà privata, come usava un tempo.
Il numero di gennaio da anche notizia di una simpatica festa tenutasi il 10 dicembre scorso presso l'Istituto Santa Dorotea (le suore di piazza del mercato), festa iniziata alle 7,30 del mattino con la S.Messa e proseguita per tutta la giornata.


Sempre nel numero di gennaio viene commentata UNA GRANDE FRASE DEL DUCE", dove si riporta un testo pubblicato dall'On. Benito Mussolini su "Gerarchia" a proposito delle leggi demografiche. La frase apprezzata da "Sprazzi di Luce" è la seguente: "Io credo che le leggi demografiche - e le negative e le positive - possono annullare o comunque ritardare il fenomeno, se l'organismo sociale, al quale si applicano, è ancora capace di reazione. In questo caso, più che le leggi formali , vale il costume morale e soprattutto la coscienza religiosa dell'individuo".


Nel numero di febbraio 1929 si fa il resoconto delle feste natalizie 1928 e si annuncia la festa della Madonna di Lourdes che si terrà il giorno 11 febbraio con la presenza di Mons. Angelo Pasquinelli rettore del Seminario Arcivescovile di Lucca.
Interessante anche il movimento dei registri parrocchiali nel 1928: battezzati 9, matrimoni 3, morti 5.
Un lungo articolo si scaglia contro il ballo, che viene definito "la rovina del costume e soprattutto della donna". Ancora il commento del bollettino evidenzia che "la patria, oltre che di menti feconde e di cuori generosi, ha bisogno di braccia vigorose operanti nei campi e nelle officine, non di gambe smidollate saltellanti grottescamente sui pavimenti dei saloni da ballo".

Il numero di marzo informa che Mons. Arcivescovo dispensa, fino a nuova disposizione, dalla legge dell'astinenza e del digiuno a riguardo delle presenti condizioni della pubblica salute.
Riporta poi il resoconto della festa della Madonna di Lourdes svolta a febbraio.

Larga parte del bollettino è dedicato a "LA GRANDE CONCILIAZIONE", ai Patti Lateranensi firmati il giorno 11 febbraio 1929 che, come riporta il giornale, hanno segnato "il principio di un'epoca nuova nella storia della Religione e della Patria nostra". La soluzione della questione romana è "una realtà che ci fa esultare e ci protende l'animo verso un avvenire sempre più radioso della nostra Nazione". Il bolettino inneggia al "sapiente e magnifico Pontefice Pio XI" a Sua Maestà Vittorio Emanuele III "amato sovrano" e "in modo particolare al Primo Ministro d'Italia, a Sua Eccellenza Benito Mussolini, che col suo genio politico e con la sua ferrea volontà ha affrontato e risolto le difficoltà formidabili dell'annoso problema rendendo attonito tutto il mondo civile". E ricorda che il Papa ha definito proprio Mussolini "l'uomo della provvidenza".


Nel numero di aprile 1929 il Parroco riepiloga norme di comportamento da tenere in chiesa: "il Signore sarà severissimo con i genitori, i quali non impediscono che le loro figlie seguano mode sconvenienti...non si introducano cani in chiesa....anche per misura d'igiene non si sputi sul pavimento".
Il Parroco da anche notizia che è stata ricostituita l'Associazione Parrocchiale costituita dai capifamiglia, che era stata costituita nel 1920, ma che aveva poi perso mordente.
Viene anche data notizia del dono di un pannetto con galloni di seta e una tovaglietta con una bella trinaper la balaustra davanti alla Madonna di Lourdes, da parte della signorina Maria Brunini.

Nel numero di maggio 1929 è dedicato dal Parroco alla glorificazione del mese dedicato alla Madonna, il mese dei fiorni, il più bello, il più gaio, quando la natura si rinnovella...
Viene poi fatto il resoconto delle feste della Settimana Santa, seguite da una vera folla di fedeli, meno che il Sabato Santo, quando - come scrive il Parroco - è a deplorare che una sì bella funzione si svolga senza intervento del popolo. A Pasqua e nei due giorni successivi a S. Rocco c'erano le "quarant'ore" e il Parroco ringrazia i confratelli dell'Alma Compagnia per la presenza numerosa "con torcia".
Viene anche scritto che il 7 aprile c'è stata l'adunanza della Compagnia che ha confermato il Priore Luigi Babboni, il Vice Angelo Beltrame e il Camarlingo Amos Pini. Cancelliere è ancora Giuseppe Brunini.

Nel numero di giugno 1929 si da notizia della VISITA PASTORALE dell'Arcivescovo.
Si parla poi dei padrini e delle madrine e dei loro compiti.
Si glorifica il mese di giugno dedicato  al Cuore SS. di Gesù, riportando frasi di S. Margherita M.a Alacoque, di Gemma Galgani e di S. Teresa del Bambin Gesù.

Nel numero di luglio il Bollettino riporta il resoconto della visita pastorale dell'Arcivescovo Mons. Antonio Torrini, svolta nelle due parrocchie del Borgo, nei monasteri (Dorotee e Teresiane), a Cerreto, Cune, Oneta, Anchiano, La Rocca. Giunse al Borgo la sera del 15 giugno nella bella automobile messa a disposizione dal parrocchiano di S. Rocco Sig. Pietro Evangelisti. Accompagnato dai sacerdoti e dal suo cameriere. Giunse da Anchiano e ad aspettarlo al 2ponte pari" c'era tanto popolo e le autorità.
Per il Corpus Domini, come ci informa il bollettino di luglio. è stata montata la scalinata di 8 scalini con intaglio dorato.

Il numero di agosto riporta la notizia della Prima Comunione che si è svolta in parrocchia la seconda domenica di luglio. I ragazzi di cui il bollettino riporta i nomi sono ben trentasei e, tra questi, anche mia madre Flora Fini che nel luglio del 29 aveva sette anni (non ancora compiuti). La messa fu celebrata da Padre Damiano Melani Guardiano del convento dei frati minori.
Vi è poi la notizia del matrimonio dell'avvocato Piero Pierotti, figlio di Matteo - che il bollettino definisce "nostro compaesano". Il matrimonio avvenne il 4 luglio. La sposa è "la distinta signorina Maria Amelia Grossi , figlia del comm. Alberto Grossi di Lucca. Testimoni per la sposa Carlo Scorza e il cav. Gioele Bertolli, e per lo sposo il Gen. Cei, comandante la divisione militare di Genova e il senatore Artom. Nonsi dice dove il matrimonio sia stato celebrato, ma viene citato il Reverendo Mons. Bartoloni Priore di San Frediano e, quindi, visto che la sposa è lucchese, si può dedurre che sia stato celebrato in quella chiesa di Lucca.
Il numero di agosto si rallegra anche con gli studenti promossi nei vari istituti di scuola superiore e i nomi sono anche di persone che ho conosciuto: Ferdinando Martinelli, Giacomo Barsi, Adelmo Barsanti, Rodolfo Palagi, Corrado Cheli, Adele Cheli, Maddalena e Alda D'Olivo, Luigi Motroni e Aida Mariani che ha conseguito il diploma di pianoforte nella Regia Accademia Filarmonica di Bologna.

Manca il numero di settembre 1929.

Il numero di ottobre 1929 illustra il tema delle indulgenze e annuncia l'impianto elettrico al lampadario in ferro battuto davanti all'altare della Vergine Addolorata. Viene data notizia anche della gita fatta dal Circolo Femminile a S.Giusto di Brancoli.

Il numero di novembre del bollettino commenta quel mese che "porta una dolce malinconia al cuore di ognuno il pallido novembre". Eppoi il bollettino illustra il diario degli appuntamenti religiosi del mese, tra cui cita il 17, festa di S.Andrea d'Avellino, protettore contro i colpi apoplettici. La domenica 24 è la festa del ringraziamento della Parrocchia di San Rocco per la liberazione dal colera del 1855.

Nel bollettino del dicembre 1929 si commenta il lavoro fatto con la costruzione della bussola in legno alla porta principale della chiesa. Il lavoro è stato fatto dal falegname Giacinto Paoli per la munificenza di Pietro Evangelisti.
Anche in questo mese di pubblica il "diario sacro" elencando le principali celebrazioni, tra le quali viene citata la festa dell'Immacolata Concezione nella chiesa dei frati francescani.












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