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La morte di CESARE DANI: un caro amico...

Ho conosciuto tardi Cesare Dani, più anziano di me. L'ho conosciuto per l'amicizia che mi lega al figlio, l'ingegnere Alfonso Dani.
Ma nei nostri brevi incontri, e nelle battute di caccia di qualche anno fa nelle colline intorno a Volterra, abbiamo condiviso tante cose e potevamo parlare, insieme, di storia e politica, e di una esperienza che conoscevamo bene e avevamo condiviso nel Movimento Sociale Italiano, negli anni avventurosi, che venivano chiamati anche "anni di piombo".
Potevamo parlare, come abbiamo fatto anche negli ultimissimi incontri, prima della morte, di Beppe Niccolai, il deputato pisano del MSI che, entrambi, avevamo conosciuto; Cesare molto meglio di me.
E' morto giovedì 19 dicembre 2019, al mattino presto, dopo una breve malattia che non gli ha lasciato scampo, all'età di 83 anni.
Ha voluto andarsene custodendo nella cassa due  simboli che, per Lui, rappresentavano la storia della sua vita: una bandiera tricolore e una camicia nera.
Nel "ricordino" per la morte del padre (che si chiamava Alfonso), Cesare aveva fatto scrivere una frase del poeta toscano Giuseppe Giusti, che io avrei scritto anche per Cesare stesso:
"E buon per me, se la mia vita intera
mi frutterà di meritare un sasso
che porti scritto: “non mutò bandiera”.


Ci tenevo a fare questo ricordo, un pò riservato, per l'amico Cesare Dani, di Ponte a Moriano, che ora riposa, insieme ai suoi genitori, nel cimitero di S.Croce sull'Arno. Sono le mie condoglianze, sentite e sincere, alla sua famiglia.

Gabriele Brunini - 21 dicembre 2019







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