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UN LIBRO IN RICORDO DEL MAESTRO LUIGI RONI, CHE E' STATO PER ME UN CARO AMICO.

E' stato presentato nella serata del 16 dicembre 2022, al teatro Alfieri di Castelnuovo Garfagnana, il libro in ricordo del cantante lirico Luigi Roni, dal titolo "Luigi Roni e il festival Il Serchio delle Muse", a cura di Sara Moscardini. Il libro, promosso dall'Associazione IL SERCHIO DELLE MUSE, di cui è Presidente Fosco Bertoli, è stato stampato dall'Unione Comuni Garfagnana e contiene una serie di interventi di persone che hanno conosciuto il Maestro ed hanno collaborato con Lui.
Anche a me è stato chiesto un contributo che ho scritto volentieri, intitolandolo: Un'amicizia lunga una vita (pagine 47/49).
Il basso Luigi Roni è nato a Calomini il 22 febbraio 1942 ed è morto, per covid 19, all'Ospedale S.Luca  di Lucca il 26 marzo 2020.

UN'AMICIZIA LUNGA UNA VITA
di Gabriele Brunini


L’amicizia con Luigi Roni è nata alla fine degli anni ‘60; ero ragazzo e facevo parte del consiglio direttivo del Circolo l’Unione di Borgo a Mozzano, dove in estate si organizzavano concerti all’aperto. A queste manifestazioni conobbi Luigi, un pò più grande di me, che vi partecipava come cantante: già conosciuto in zona e a Borgo a Mozzano, aveva un amico fiorentino, un veterinario, originario di Borgo a Mozzano, grande appassionato di lirica, che organizzava questi concerti insieme agli amici del paese natio: Luigi Roni era l’invitato d’onore.
Ci siamo conosciuti lì e poi l’amicizia è andata avanti anche negli anni successivi. Luigi era un personaggio di grande autorevolezza, ma aveva la capacità di dare amicizia e di facilitare buoni rapporti umani. Dal 1971 ho ricoperto, per diversi anni la carica di Governatore della Misericordia e, in quel periodo, in più occasioni, abbiamo fatto concerti al Borgo in cui la Misericordia era partecipe dell’organizzazione.
Lui veniva da Milano e stava a Calomini; veniva con la sua grande macchina, forse un Mercedes, insolita per questa zona; anche la sua signorilità era insolita e affascinava.
 
Ogni volta che veniva al Borgo, la visita al convento di San Francesco era d’obbligo: era un modo per lui di fare un bel respiro, apprezzando la storia, la religiosità e la bellezza di quel luogo e del suo giardino, dove si programmavano gli appuntamenti culturali estivi.
 
Dal 1995 al 2004 sono stato Sindaco di Borgo a Mozzano e proprio in quegli anni è iniziata la bellissima grande esperienza del Serchio delle Muse, voluta da Luigi, con la precisa volontà di valorizzare il territorio della Valle del Serchio e della “sua” Garfagnana, portando nelle piazze la grande musica e le opere liriche. Uno dei luoghi scelti, a Borgo a Mozzano, era la piazza Garibaldi, ma a lui piaceva organizzare appuntamenti anche al convento, perché era innamorato di quel luogo.
 
Un grande concerto lo organizzava, nell’estate, anche a Cerreto e quindi erano diverse le occasioni di incontro con il Maestro. Era sempre una bella occasione per pensare o sognare cose… in grande.
 
Gli ultimi appuntamenti che ha curato sono stati fatti proprio al convento: nella chiesa, la “Petite Messe Solennelle” di Rossini, a cui volle che partecipasse, ad uno dei due pianoforti, anche mia figlia Ilaria, insieme al Maestro Roberto Barrali; e in ultimo nell’estate 2019, ad agosto,un bellissimo concerto di mandolini napoletani nel giardino del convento, con un allestimento scenico di grande successo, che il comune amico Abramo Rossi mise in onda tante volte su Noitv.
Dopo il successo di questi appuntamenti, si pensava di fare, nell’estate 2020, qualcosa di grande, che purtroppo non c’è stato.
 
Gli ultimi giorni di vita del maestro sono stati per me drammatici, perché sono stato una delle persone che lui aveva cercato per segnalare il suo problema. Abbiamo cercato di seguirlo in ogni modo, anche nella difficile situazione che viveva nell’isolamento del reparto Covid,  grazie ad alcuni infermieri che erano amici comuni. Purtroppo c’è rimasto il grande rammarico della sua perdita e la tristezza della sua solitudine di quei giorni.
 
Un anno, per un concerto del Serchio delle Muse, facemmo un bell’allestimento in piazza Garibaldi con tante azalee e  piante offerte dai floricoltori locali; e siccome il giorno successivo c’era un concerto a Calomini, lui mi chiese qualche pianta per allestire la piazza del suo paese. I mezzi del comune trasportarono a Calomini una grande quantità di piante che permisero un allestimento straordinario di quel concerto, che lui spesso ricordava: Calomini invasa dalle azalee di Borgo a Mozzano.
 
Le sue visite per me sempre una festa ed una occasione di confronto su grandi temi, volando alto.
Avevamo a Borgo comuni amici: Giuliano Castori, Valerio e Pierluigi Barsanti, Giuliano Gaddini di Mondialcarta. Ricordi molto belli.
 
bruniniborgo@libero.it







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