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2 GIUGNO: REPUBBLICA O MONARCHIA, UN BEL RAGIONAMENTO DI FRANCESCO POGGI

Mi è piaciuto il ragionamento dell'amico Francesco Poggi a riguardo della nascita della Repubblica Italiana, la cui data è fissata al referendum istituzionale del 2 giugno 1946. E così ho deciso di meterlo nei commenti di questo mio sito....

Repubblica o Monarchia ? La divisione come destino ...
O repubblica o il caos ... O repubblica o la guerra civile ! Questi furono i toni tenuti da Palmiro Togliatti e Pietro Nenni di fronte alle incertezze dei giorni del referendum del 1946, convocato tra il 2 ed il 3 giugno per determinare la forma dello Stato italiano. Tra sospetti di brogli e voti duplicati, disordini, il blocco del rientro dei reduci dai campi russi ecc. si arrivò a proclamare la vittoria della Repubblica senza attendere le decisioni della Corte di Cassazione, delegata a proposito. I voti per la Repubblica furono 12.717.923, quelli per la monarchia 10.719.284, con 1.498.136 voti nulli. Al nord vinse la Repubblica, al Sud vinse la Monarchia con il 63,8 % dei voti. Per la Repubblica votarono tutti i partiti di sinistra, il partito d'Azione, i repubblicani di Parri e i fascisti di Salò ; per la monarchia i liberali e la stragrande maggioranza dei democristiani , nonostante i vertici si fossero espressi per la Repubblica. Per la Repubblica votarono i borghesi del Nord, operai e in genere le città; per la Monarchia le campagne, i contadini, esercito e carabinieri, la maggioranza dei religiosi ed il sottoproletariato urbano. Dalla "maggioranza degli elettori votanti" (come stabiliva la Legge istitutiva del referendum, la n. 98 del 16 marzo 1946) si passò a deliberare sul parametro della "maggioranza dei voti validi", metodo che creò proteste e sconcerto tra le fila monarchiche. De Gasperi disse parole di fuoco contro Casa Savoia (per i trascorsi non proprio limpidi) ma anche lui aggirò l'espressione fortemente democristiana del voto monarchico. Umberto II, il Re di maggio, partì in esilio e dette un grande contributo ad evitare ulteriori scontri. Tra i vincitori... Togliatti, l'uomo di Stalin, che alla morte di quest'ultimo (1953) lo commemorò come "un gigante del pensiero e ... dell'azione", che nel 1956 appoggia l'invasione di Budapest e la condanna a morte di Nagy, l'unico leader occidentale ad avere intitolata una città sovietica (Stavrol-Sul-Volga , poi Togliattigrad), ed infine responsabile della scomparsa di molti comunisti italiani nei Gulag (es. Cerquetti, Gaggi, Guarnaschelli ecc.) perchè non allineati. La Repubblica nasce così ... nella confusione. Non so dire oggi se nel 1946 avrei votato Repubblica o Monarchia ... basti pensare che comunisti e fascisti insieme votarono Repubblica per capire le contraddizioni di un momento complesso. Gli americani appoggiarono apertamente la repubblica, ma alcune delle nazioni più importanti d'Europa erano (e sono ) Monarchia ... Gran Bretagna, Olanda, Svezia, Norvegia, Spagna. Nella storia della civiltà europea abbiamo assistito a continui passaggi tra repubblica e monarchia, con la forma imperiale spesso super partes (es. il Sacro e Romano Impero ). I prossimi secoli continueranno a vedere il cambio della forma di Stato. Perchè ? Perchè non esiste un modello perfetto, perchè alla crisi di un modello sopravanza l'altro ... una continua rincorsa tra motivi, miti, aspirazioni (pensiamo a Roma con monarchia, repubblica e impero in successione ... ed i regni barbarici che riportano la figura del Re al centro .... poi i comuni , le signorie ecc ecc). Quello che conta invece sono i valori morali di una costruzione e la capacità di farsi comunità ... quella forma che ancora il nostro paese non ha del tutto assimilato. Forse la confusione e le divisioni del 1946 non sono mai state superate o digerite.

Pubblicato da Francesco Poggi sulla sua pagina Facebook il 2 giugno 2020

 
 








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