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"SPRAZZI DI LUCE", NOTIZIARIO DELLA PARROCCHIA DI SAN ROCCO DI BORGO A MOZZANO: IL 1922

L'annata 1922 di "SPRAZZI DI LUCE"

Sono presenti tutti i 12 numeri.

L'AUGURIO DEL RETTORE 
Il numero del gennaio 1922 si apre con un saluto del Rettore Don Agostino Farnocchia (Buon capo d' ANNO). "Anch'io - scrive - o amatissimi parrocchiani e lettori, faccio fervidi voti al Signore per tutti voi, affinchè vi conservi e vi faccia la grazia di passar bene l'anno...Ve lo auguro buono e felice, non solamente per l'abbondanza dei beni temporali, i fali formano l'unico desiderio dei mondani, ma felice sopratutto e buonissimo in ordine all'eterna salute, per la lontananza del peccato e delle sue  conseguenze, per la pace e unione delle famiglie, per la pubblica edificazione, per la pratica e l'abbondanza delle buone opere".

FATTI STORICI DELLA PARROCCHIA DI S.ROCCO DI BORGO A MOZZANO
Un caso funesto del 1752

Si riporta notizia di un omicidio accaduto in una casa di Cerreto di Sotto nel 1752 (la casa era quella di certi fratelli Bianchini). Pier Mattia Nardi di Cerreto di Sopra, per questione di donne, voleva entrare a viva forza nella sala da ballo (si era in pieno carnvevale). Ad un giovane del Borgo che lo respingeva  (certo R. Nardi detto Rosso di Baione) il giovane di Cerreto vibrò un colpo di sciabola senza però colpirlo. Il Rosso Nardi si avventò sul prepotente e con un colpo di coltello gli passò il cuore, onde il malcapitato Pier Mattia Nardi cadde morto, mascherato a pulcinella. Il fatto empì di orrore tutto il paese e nei giorni seguenti cessarono i balli e non vide più alcuna persona mascherata.
Il commento dell'articolista di Sprazzi di Luce (sicuramente don Farnocchia) è drastico: "questo fatto può servire d'esempio a tutti quelli che, per mancanza di fede di comprendonio, bazzicano certi ritrovi".
Nuovo Ostensorio alla chiesa di S. Rocco
Altra notizia storica è la donazione, nel 1755, da parte di certe sorelle Dinelli, di un nuovo Ostensorio, che fu fatto dall'argentiere Pitterman di Lucca, su disegno di Francesco Pini, nobile lucchese. Il vecchio Ostensorio fu venduto alla chiesa della Rocca.
Nuovo ombrellino per il Santissimo
L'operaro Pietro Santini nel 1756 ordinò al tappezziere Talini di Lucca un ricco ombrellino in damasco per la chiesa di S. Rocco di Borgo a Mozzano. La croce in argento sopra l'ombrellino fu fatta dall'argentiere Vambri di Lucca. La spesa complessiva fu di lire 441.

Le famiglie nel 1921
Sul numero del febbraio 1922 viene indicato il numero delle famiglie presenti nella Parrocchia di S. Rocco di Borgo a Mozzano nel 1921: il numero è di 127. I nati sono stati 14, i defunti 6 e i matrimoni 9.

Il Circolo cattolico "A. Manzoni"
Sempre sul numero di fabbraio si riportano i risultati delle elezioni del Circolo cattolico, che si sono tenute il giorno di Natale 1921. Presidente è stato nominato Alberto Cheli, Vice Giulio Barsanti, Segretario Alfio Santini e Cassiere Orlando Orlandini.

FATTI STORICI DELLA PARROCCHIA DI S. ROCCO DI BORGO A MOZZANO
Anche sul numero di marzo 1922 si riportano fatti storici dell'anno 1759 quando, come scrive il bollettino, furono compiuti molti furti nelle diverse parrocchie della zona (Convalle, Pieve di Compito, Ciciana, S. Michele di Moriano, S. Colombano, Segromigno in Monte, Boveglio, Brancoli, S. Macario, Benabbio, Cardoso, Romitorio nei Monti di Villa e in altre chiese). Anche la nostra chiesa di S. Rocco entrarono una notte ai primi di ottobre, da una delle due finestre del coro. Per distrazione il Rettore Sigismondi aveva lasciato aperta la porta di sagrestia, onde presero due calici d'argento e vi lasciarono due patene credendole forse di rame indorato. Avrebbero certo rubato di più se non avessero sentito rumori e il parlare del Tenente Domenico Campana che con altre persone di Cerreto di Sotto si recava al Lucca molto presto.
Le Missioni predicate nella selva di Monticello Nel 1760 si tennero le Missioni a Cerreto di Sopra e, visto il concorso di popolo, furono predicate nella "selva di Monticello", dove pure si fece la comunione generale. Predicatore fu il "dotto e zelante don Bartolomeo Monti".
La festa "solennissima" della Vergine dei Dolori Nello stesso anno 1760 fu fatta una grande festa, che il bollettino "Sprazzi di Luce" del marzo 1922 definisce "solennissima", al simulacro della Vergine dei Dolori. Vi predicò il celebre oratore francescano Pier Maria di Pietro Rossa dell'Ordine Minorita. Nel 1769 la Vergine fu incoronata e la corona d'argento fu opera dell'agentiere Simi di Lucca.
Vietate le processioni notturne
Anche il numero di aprile 1922 continene notizie di "cronografia paesana". Una delle notizie riguarda il divieto di processioni notturne, emanato dal Pontefice nel 1752, che impedì lo svolgimento della processione del "Gesù morto" del venerdì santo. E così, "non piacendo alla comunità di Cerreto di Sotto di farla di giorno", decretò, fin dal 1764, di impiegare il denaro della processione nella erezione di un altare per il simulacro della Vergine dei dolori e del Gesù morto. Pertanto il 26 marzo 1765 fu ordinato di fare detto altare di marmo dalla ditta Fratelli Girolamo e Iacopo Mosè di Seravezza per scudi 125.
Una grave epidemia
Nel 1768 si sviluppò una epidemia a Cerreto di Sotto e nei paesi circonvicini, che durò vari mesi. Si ricorse alla Vergine dei dolori con pubbliche preci.
La rinunzia del quarto parroco
Nel 1771 il Rev. Gio Santino Sigismondi, quarto Rettore della chiesa di S. Rocco in Borgo a Mozzano, che reggeva la parrocchia dal 1746, lasciò l'incarico per andare ad Antraccoli. E ciò a causa della poco corretta condotta del fratello, capitano Sigismondi. In quel momento al Borgo (S. Iacopo) era parroco il Rev. Bisordi.
Difficile trovare il quinto Parroco di S. Rocco di Borgo a Mozzano
Il numero di aprile 1922 ci da notizia anche delle difficoltà con cui si riuscì a nominare il quinto Rettore della Parrocchia, dopo l'uscita del Sigismondi, nell'anno 1772. A marzo fu proposto e votato il Rev. Giov. Carlo Nicolai di Cerreto di Sotto, ma questi rinunciò. Il 27 aprile 1772 fu proposto il Rev. Sebastiano Brunini, sempre di Cerreto di Sotto, "ma fu perduto con 7 voti favorevoli e 15 contrari". Il 9 giugno 1772 fu proposto e votato il degno sacerdote Gaetano Nicolai di Cerreto di Sotto, ma lo stesso fece la sua rinuncia in Arcivescovato. A quel punto il Commissario del Borgo Antonio Santini intervenne e, nella mattina del 26 luglio 1772 fu votato il Rev. Michele Francesco Orsini di Cerreto di Sotto, che era Rettore a Partigliano. Anche il numero del bollettino di giugno 1922 torna sull'argomento delle difficoltà incontrate per la nomina del 5° Parroco, di cui si è trattato in precedenza, spiegandone le motivazioni. Prima difficoltà, secondo lo storico, è da imputarsi alla "miseria della dotazione della chiesa, l'insufficienza della canonica e la mancanza dell'orto". Per ovviare a queste nel giugno del 1772 Gio. Santino Santini e il dottor Santino Maria Santini "sborsarono la somma di lire cento senza interesse per fare alla canonica almeno i restauri più necessari". Ma una seconda difficoltà viene spiegata dallo storico con il fatto che, in quegli anni a Cerreto di Sotto, c'era una "vera fioritura di sacerdoti paesani" e questo provocava il formarsi di  diversi partiti fomentati dagli stessi candidati o dagli amici e parenti di essi. Ed anche il quinto Rettore, Don Michele Francesco Orsini, insediatosi nel settembre 1772, ebbe vita difficile, avendo spesso questioni con la comunità, uscendone quasi sempre "col capo rotto".

Ospiti illustri
Ritornando al numero di maggio 1922 ci informa che il 27 marzo 1922 la Signora Eleny Beltrame, di San Rocco, ebbe la visita della Baronessa De Laval e delle signorine De Lombardon Montezan, Cecilia Brue e Enrichetta Dumon di Marsiglia. Si recavano all'udienza privata del novello Pontefice Pio XI, fissata per il 3 aprile 1922.

Il nuovo crocione per il giovedì santo
E sempre il numero di maggio ci dice che nella settimana santa 1922 viene inaugurato, come dice il bollettino del maggio 1922, il nuovo crocione per la visita delle sette chiese, molto grande, donato da Danilo Marchesini.

ANCORA FATTI STORICI DELLA PARROCCHIA
Sacra visita dell'Arcivescovo

Il numero di giugno 1922 del bollettino "Sprazzi di Luce", sempre in riferimento ai "fatti storici" della Parrocchia, ricorda la visita pastorale del 10, 11 e 12 luglio 1774. L' Arcivescovo che arrivava dai Bagni di Lucca fu ricevuto al SS.mo Crocifisso di Chifenti. Il Vescovo tenne la cresima in Cerreto di Sopra il lunedì mattina e il martedì, festa di S. Paolino, in S. Iacopo e il pomeriggio in S. Rocco. La Compagnia di S. Rocco l'andò a prendere in portantina e, quando arrivò sulla piazza, fu accolto con una doppia scarica del campanile "armato in tutti gli otto finestroni".
La siccità del 1779
Il bollettino di giugno 1922 si chiude con la notizia di una grande siccità dell'inverno 1779, quando non piovve per circa quattro mesi e "si vedeva inaridire il grano, le altre sementi, gli alberi e l'erba".

Del numero di luglio 1922 del bollettino "Sprazzi di Luce" si evidenzia:
la cresima nella chiesa di S. Iacopo, anche per le parrocchie circonvicine, prevista per il 20 agosto, con queste istruzioni: 
i bambini dovranno avere almeno 5 anni e 10 mesi;
dovranno avere abiti puliti, ma senza abbigliamento vano;
le madrine dovranno essere decentemente vestite...
L'apertura dell'asilo dedicato ai "Caduti in guerra" inaugurato il 10 giugno 1922.
La benedizione della bandiera del Circolo Cattolico "A. Manzoni", prevista per il 20 agosto 1922.

La Banda musicale del Borgo Borgo a Mozzano ha sempre avuto una banda musicale paesana o corpo musicale. Di essa si trova notizia anche in tanti documenti del XIX secolo. Evidentemente, come accade, ci sono, nei tempi, alti e bassi. E così il numero di agosto del 1922 del bollettino"Sprazzi di Luce" da notizia della "ricostituzione su solide basi" della banda per l'opera intelligente ed indefessa di Elidamo D'Olivo, che ne accettò la direzione.


La festa di S. Antonio 1922
Il bollettino di agosto ci offre anche la notizia della festa solenne di S. Antonio da Padova celebrata, secondo tradizione, dai frati del convento francescano, preceduta da un triduo predicato da Padre Leonardo Malfatti ofm, Guardiano del convento stesso. La corale paesana, diretta da Aldo D'Olivo eseguì la Messa di Gounod e gli "a soli" furono eseguiti dal Maestro Vincenzo Barsi con il baritono borghigiano Francesco Palagi.

La morte del Pievano di Cerreto Giulio Bertolucci, seguace di Don Luigi Sturzo
Il numero di agosto 1922 in un lungo articolo, certamente scritto dal Rettore don Agostino Farnocchia parla della morte del Pievano di Cerreto don Giulio Bertolucci, avvenuta per emmoragia celebrale iniziata  il giorno del Corpus Domini, il 15 giugno, a soli 38 anni. Dice il bollettino che "l'arte salutare, esercitata con intelligenza dagli egregi dottori Salvi, padre e figlio (Leonardo e Baldo) e dal dottor Pfanner di Lucca non valsero a frenare l'emmoragia".
La morte sopraggiunse il 20 giugno 1922. Grande partecipazione ai funerali di questo prete che era anche il segretario politico del Partito Popolare Italiano di Borgo a Mozzano, seguendo evidentemente gli insegnamenti del fondatore del Partito don Luigi Sturzo. C'erano 17 sacerdoti, tutto il paese, le congregazioni, la Filarmonica paesana, le Suore Dorotee di Borgo a Mozzano con le alunne interne ed esterne dell'istituto, di cui don Bertolucci era direttore spirituale, il Circolo Giovanile "A. Manzoni", il segretario provinciale del P.P.I. ing. Mazzotti, ecc. Durante le esequie parlarono il Rettore di San Rocco don Farnocchia (direttore di questo bollettino Sprazzi di Luce) e il Guardiano del convento di S. Francesco Padre Leonardo Malfatti ofm. Al cimitero parlarono lo studente Mansueto Lombardi Lotti di Gioviano e il segretario del P.P.I. Mazzotti.

Il nuovo Pievano di Cerreto è don Giuseppe Tolomei
Dopo la morte del Pievano trentottenne Don Giulio Bertolucci, avvenuta il 20 giugno, appena il 13 luglio 1922 fu eletto il nuovo Parroco di Cerreto nella persona di don Giuseppe Tolomei di Capannori che, già il 23 dello stesso mese fece ingresso solenne nella Parrocchia.

FATTI STORICI DELLA PARROCCHIA DI S. ROCCO DI BORGO A MOZZANO

Un tentato omicidio in chiesa - Chiesa di S. Rocco polluta

Il bollettino di settembre 1922 riporta un grave fatto di sangue avvenuto la sera del 24 maggio 1779, dopo una rissa sulla porta della chiesa di S. Rocco, fra Paolo Antonio di Rocco Pieroni e il chierico Pietro del fu Lunardo Brunini; il titolo dell'articolo sul bollettino è: "Chiesa di S. Rocco polluta". Il chierico rimase gravemente ferito di coltello. Il Rettore don Orsini informò del fatto l'Arcivescovo che ordinò che il SS. Sacramento fosse tolto di chiesa e portato in altro luogo (fu portato a Cerreto di Sopra). L'Arcivescovo decise anche che sarebbe venuto "a riconciliare la chiesa". E ciò avvenne il 30 maggio. L'Arcivescovo arrivò in carrozza dalla sua villa di Marlia. Le spese della grande cerimonia, che il bollettino "Sprazzi di Luce" ben dettaglia furono pagate dalla famiglia del Pieroni.

Il numero di ottobre 1922 di "Sprazzi di Luce" da notizia

dell'avvenuta benedizione della bandiera del Circolo Cattolico "A. Manzoni", da parte dell'Arcivescovo, avvenuta come previsto il 20 agosto, aggiungendo che i giovani, dopo la sacra solenne funzione, si recarono alla sede del circolo cantando linno "noi vogliam Dio che è nostro padre";

dell'avvenuta nomina a Canonico della Chiesa Collegiata di S. Michele in foro di Lucca di Don Carlo Lencioni Proposto di S. Iacopo che, d'ora in avanti, potrà fregiarsi del titolo di Monsignore;

delle nozze, avvenute l' 11 settembre 1922 tra lo scultore Ubaldo Del Guerra e la Maestra Palma D'Olivo, pianista.

Il 3° centenario della Canonizzazione di Teresa di Gesù
Il numero di novembre 1922 di "Sprazzi di Luce" ci informa che il 15 ottobre 1922  le Reverende Monache Teresiane di Borgo a Mozzano celebrarono funzioni solenni ricorrendo il III centenario "della canonizzazione della loro  Santa Madre e Riformatrice, Teresa d'Avila, inclita gloria di Spagna e del Carmelo" (la canonizzazione avvenne nel 1622). 
Alla Messa della comunione generale e alle funzioni di chiusura la sera eseguirono divoti canti le fanciulle della Parrocchia di S. Rocco. Dopo il vespro intessè un bellissimo panegirico della Santa il Rev. Padre Giuliano Piccioli O.F.M.

La nascita di un figlio all'ing. Aldo D'olivo
Sempre il numero di novembre del bollettino da notizia della nascita di un figlio all'ing. Aldo D'Olivo, organista della chiesa di S. Rocco. Il figlio si chiama Annibale.

Il Proposto Lencioni è Cavaliere
Il bollettino di novembre informa che il Proposto di S. iacopo don Carlo Lencioni è stato insignito della Croce di Cavaliere della Corona d' Italia (sul numero di ottobre era apparsa la nomina a Canonico).

Il monumento ai caduti di Corsagna
Sprazzi di Luce informa che il 24 settembre 1922 è stato inaugurato il monumento ai caduti di Corsagna. Alla cerimonia partecipò la banda di Borgo a Mozzano, gli orfani di guerra e un plotone di allievi ufficiali. Parlarono il Canonico Domenico Dinuci, il Sindaco Enrico Pellegrini, il Rag. Lotti Segretario politico del Fascio di Borgo a Mozzano (vedi nelle immagini la foto del monumento)

Cenni di cronografia paesana:

Il Teatro del Borgo

Il numero di dicembre 1922 di Sprazzi di Luce informa che nell'anno 1779 cominciò a prendere grido il Teatro del Borgo, Questa Società, dice il bollettino, ogni sera faeva rappresentare commedie "con diverse burlette, col fine di divertire il pubblico onestamente ed educarlo".
Nell'estate interveniva ad assistere alle rappresentazioni "anche dai Bagni la nobiltà lucchese e forestiera che dopo aver goduto del giuoco del Pallone, si fermava per assistere alle rappresentazioni in Teatro, che per maggiore agio in quel tempo si apriva alle ore 24".

La Via Crucis al S. Rocco
Sprazzi di Luce da notiza che nel 1781 si fece, finalmente, dopo tanta opposizione dei francescani, l'erezione delal Via Crucis nella chiesa di S. Rocco di Cerrreto di Sotto.

La scuola dei frati
Il bollettino informa che nell'anno 1781, per ordine del Magistrato di Lucca, fu aperta la scuola elementare dai Reverendi Padri di S. Francesco del Borgo. Scuola che non ebbe prospera esistenza e, dopo 15 annni, cessò.

L'anno 1922, che fu importante per la storia e la politica italiana (il 28 ottobre ci fu la marcia su Roma) senza alcun accenno di politica sul bollettino Sprazzi di Luce. E ciò, nonostante che i sacerdoti e quindi anche Don Agostino Farnocchia fossero attenti e coinvolti con il Partito Popolare Italiano (PPI).













 








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