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E' NATA MARTA PIACENZA, di Simone e Ilaria Brunini

Oggi, 10 novembre 2017, alle ore 7,13, all'Ospedale S. Luca di Lucca, è nata la mia quarta nipote MARTA PIACENZA, di Simone e Ilaria Brunini.
Pesa 4360 grammi e misura 54 cm. di lunghezza.
La nostra famiglia,  in questo giorno 10 novembre, porta a 10 i suoi componenti che fanno tutti festa: 
i genitori, i nonni, lo zia Caterina Brunini con il marito Mauro Morotti, le cugine Sofia e Elena Morotti e la sorella di Marta, Margherita Piacenza.
Sul cancello della nostra casa abbiamo messo il tradizionale fiocco rosa che, da 40 anni, annuncia la nascita delle femmine di casa:
Caterina Brunini nel 1977, Ilaria Brunini nel 1983, Sofia Morotti nel 2002, Elena Morotti nel 2004, Margherita Piacenza nel 2013 e, oggi, Marta Piacenza.
Il fiocco è sempre lo stesso, come la gioia per questi doni che abbiamo avuto da Dio.
BENVENUTA MARTA !!!

I nonni Gabriele e Annagrazia


Il segno zodiacale di Marta è lo Scorpione
L'arcangelo protettore è KAMAEL e l'Angelo Custode si chiama ARIEL


Ecco una "storia" pubblicata da Ilaria il 10 novembre alle ore 18,38 sul suo profilo facebook
(vedi anche l'immagine)


MAMMA RACCONTAMI UNA STORIA


Si sa, la gravidanza è la dolce attesa,
fatta di calcetti e carezze al pancione
di musica classica e lente passeggiate nel parco

di sogni ad occhi aperti e di acquisti color pastello.
Questo è quello che si racconta sulla gravidanza,
ma ci sono cose che nessuno ti racconta.
Forse perché l’attesa non è sempre così dolce
ma è fatta anche da pipì notturne e salivazione abbondante
è fatta dal divano che non ti fa alzare e il letto che non ti fa dormire
è fatta di bicarbonato e di amuchina
è fatta di "questo non posso mangiarlo e questo proprio non lo digerisco"
è fatta da abbuffate improvvise di cose proibite
è fatta dai chili che si accumulano e da ginecologhe che ti sgridano
è fatta da continui esami del sangue, delle urine ed ecografie
è fatta da paure, ansie, di oddio c’è qualcosa che non va
è fatta da ricerche su internet che ti allarmano e di corse al pronto soccorso, non si sa mai
è fatta dai “dormi adesso che dopo non dormi più”
è fatta di “ma chi dorme, che mi sveglio cento volte per fare pipì?”
è fatta da “la pancia è tonda allora è maschio, ah no è a punta allora è femmina, o era al contrario?”
è fatta da chi “io ho lavorato fino all'ultimo giorno“
è fatta da chi “io mi sono messa in maternità subito”
è fatta dai racconti raccapriccianti sul parto delle altre madri, di sangue e di punti
è fatta da “ma come, non hai ancora partorito?”
è fatta da un ultimo viaggio verso l’ospedale e dal tuo cuore che batte all'impazzata
Poi finalmente l’attesa finisce e il tuo bambino nasce.
Si dice che gli ormoni ti fanno dimenticare il dolore del parto
io dico che gli occhi del tuo bambino e il calore del suo corpicino
a farti dimenticare la lunga attesa che ti ha portato ad averlo tra le braccia.
Dopo ti resta in mente solo una frase,
la gravidanza è una dolce attesa.
Ovviamente ti resta anche qualche chiletto dove non dovrebbe
ma questa è tutta un’altra storia.

Di Amelia Tipaldi








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