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"SPRAZZI DI LUCE", NOTIZIARIO DELLA PARROCCHIA DI SAN ROCCO DI BORGO A MOZZANO: IL 1923

L'annata 1923 di "SPRAZZI DI LUCE"
Sono presenti 9 numeri (mancano aprile, ottobre e dicembre).


Predicazioni dell'Avvento 1922
Il numero di gennaio 1923 si apre con la notizia delle "predicazioni dell'Avvento" che sono state tenute: nella chiesa di S. Rocco dal Canonico Prof. Florido Mennucci e nella chiesa di S. Iacopo da Don Guglielmo Nannini Rettore di Fornoli.

La festa dell'Immacolata nella chiesa dei Padri Francescani
Il numero di gennaio 1923 di "Sprazzi di Luce" riferisce anche della grande solennità con cui è stata celebrata nella chiesa del convento di S. Francesco di Borgo a Mozzano la festa della Immacolata Concezione (l'8 dicembre 1922). Al Borgo, infatti, erano i francescani a organizzare questa festa, perchè erano stati i francescani a sostenere, con particolare forza, il "dogma" della IMMACOLATA CONCEZIONE che fu proclamato da Pio IX nel 1854 con la bolla "Ineffabilis Deus", che sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento. Nella devozione cattolica l'Immacolata è collegata con le apparizioni di Lourdes (1858) dove Maria apparve a Bernardette presentandosi come «l’Immacolata Concezione». Nella chiesa di S. Fracnesco c'è un altare del 1600 dedicato alla Immacolata Concezione e, all'interno di esso, una statua in cartapesta che veniva portata in processione . Anche le parrocchie di Borgo a Mozzano, come testimonia questo resoconto dei Sprazzi di Luce, accettavano di buon grado questo fatto. E ciò è durato, più o meno, fino ai primi anni del 1960, quando il Proposto di S. Iacopo (don Emilio Petretti) acquistò una statua dell'Immacolata e iniziò i festeggiamenti nella sua chiesa.
Ma torniamo al resoconto di Sprazzi di Luce sulla festa del 1922.
La statua era stata posta sull'altare maggiore dove "scintillavano numerose lampadine elettriche". Il Padre Guardiano Leonardo Malfatti ofm, durante il triduo, aveva pronunziato "smaglianti discorsi di robusta eloquenza". Alla Messa solenne fu eseguito l' Inno secolare in onore di S. Francesco a 4 voci del P. Virgilio Guidi organista della Verna., da parte della scuola paesana. All'organo Aldo D'Olivo; dirigeva il Maestro Vincenzo Barsi e gli assoli furono eseguiti dal baritono Francesco Palagi.
Il Palagi era il titolare del negozio che tutt'ora è proprietà dei suoi eredi; al Borgo, dove tutti avevano un "soprannome",  Francesco Palagi era chiamato "cantamessa", proprio per la sua passione di cantare nelle funzioni religiose. 
Alla comunione generale, continua il bollettino, furono eseguiti diversi mottetti e la Messa degli angeli fu cantata dai fanciulli diretti dal Padre Evaristo Falorni ofm.

Omaggio al maestro della Banda
Il bollettino di gennaio 1923 da notizia che il 26 novembre la "fiorente società filarmonica" di Borgo a Mozzano si riunì "a lieto e fraterno banchetto". Al posto di onore il Direttore del Banda il M° Elidamo D'Olivo. 
La banda paesana sicuramente festeggiava S. Cecilia, patrona della musica, che ricorre il 22 novembre.
Vedi nelle "immagini" di questa pagina una foto della Banda borghigiana degli anni '20 del XX secolo con il Direttore Elidamo D'Olivo; e una foto più antica della "banda cittadina" di Borgo a Mozzano "E. Toschi".

Onoreficenza a Vincenzo Barsi
Ultima notizia di rilievo che viene data da Sprazzi di Luce del gennaio 1923  è quella della onoreficenza assegnata al "Sig. Maestro Cav. Vincenzo Barsi, Direttore delal Filiale del Banco di Roma in Borgo a Mozzano". E' stato nominato "ufficiale della Corona d' Italia".

Il numero di febbraio 1923 non ha notizie di particolare rilevanza se non
la notizia dei festeggiamenti per l'anniversario dell'apparizione della Madonna a Lourdes. Anche in questa occasione è presente come predicatore il Guardiano del convento di S. Francesco di Borgo a Mozzano, Padre Leonardo Malfatti ofm, a riprova che era forte il legame delle parrocchie borghiane con i francescani.
La "befana ai bimbi poveri" organizzata dal Circolo Cattolico "A. Manzoni".
Il movimento della Parrocchia di S. Rocco nell'anno 1922: famiglie 130, nati 15, matrimoni 7, defunti 6.

Nel numero di marzo 1923 si parla della festa della Madonna di Lourdes, celebrata come sempre con grande solennità nella chiesa di S. Rocco di Borgo a Mozzano; delle feste di carnevale all'Istituto S. Dorotea di Borgo a Mozzano e delle diverse rappresentazioni teatrali che sono state fatte; della lotteria pro Missioni Italiane all'estero e dell'Opera Vocazioni Ecclesiastiche promossa dall'Arcivescovo di Lucca.

L' Ave Maria di Luigi Luzi
Un particolare interessante: per le feste della Madonna si diche che il baritono Francesco Palagi eseguì "con voce pastosa e sentimento gentile, l'Ave Maria del Luzi".
Nel concerto per il restaurato organo della chiesa del convento, del 15 ottobre 2017, nel programma avevamo anche questa Ave Maria, cantata dalla soprano Francesca Maionchi e dal basso Graziano Polidori.

Don Vittorio Mariani diventa religioso francescano col nome di Pellegrino.
Sul bollettino "Sprazzi di Luce", edito dalla Parrocchia di S. Rocco di Borgo a Mozzano, nel numero  dl mggio 1923, si parla di Don Vittorio Mariani che, dopo essere stato parroco del Piaggione, come sacerdote diocesano,  è entrato nell'Ordine francescano. Il pezzo è firmato dal Rettore di S. Rocco don Agostino Farnocchia, che solitamente non firma mai gli scritti del bolelttino.
Egli scrive: "da parecchio tempo ci eravamo accorti che l'amico nostro carissimo cercava più del solito il ritiro ed il raccoglimento; non avremmo però mai creduto, fosse pure per amore di maggiore perfezione, che meditasse d'involarsi a noi ed al suo Piaggione, dove tanto bene aveva operato". E, nonostante il dispiacere per il distacco dall'amico sacerdote, aggiunge: "Il poverello d'Assisi ha detto all'amico Don Mariani in che consiste la vera letizia; e il Mariani l'ha seguito generosamente abbandonando ogni cosa come fece "quel Padre e quel Maestro". (Vedi, nelle immagini di questa pagina, la foto di Don Vittorio Mariani del 1912, pubblicata nel libro "Piaggione cent'anni" di Roberto Guastucci)

Don Vittorio Mariani, da frate francescano prese il nome di Pellegrino. Su Sprazzi di Luce dell'agosto 1924 Don Farnocchia riferisce della visita che Padre Pellegrino Mariani ofm,  fece il 3 luglio 1924, proveniente da Fiesole, alla comunità del Piaggione, dove da sacerdote era stato "per ben 39 anni" come cappellano. Il Padre  Pellegrino (Vittorio)  Mariani, prima di ritornare al suo convento fece visita ai suoi parenti di Valdottavo, dove era nato,  e per un giorno fu ospite proprio di don Agostino Farnocchia a Borgo a Mozzano, nella Parrocchia di S. Rocco.

Dall'archivio della Provincia Toscana dei Frati Minori di Firenze, l'archivista Fra Mario Panconi ofm, mi ha mandato, in data 16 novembre 2017, il "necrologio" del Molto Reverendo Padre Pellegrino Mariani.
"R.P. PELLEGRINO MARIANI - Il 31 luglio 1950 passava a miglior vita presso i suoi in Valdottavo (Lucca) in seguito a marasma senile. Era nato il 24 marzo 1861, vestiva l'abito religioso a Fiesole il 29 marzo 1923, professando solennemente il 31 marzo 1927. Prima di entrare nell'Ordine francescano fu Parroco apprezzato al Piaggione. nei vari conventi ed uffici, particolarmente di Maestro e confessore dei nostri giovani, assegnatigli dai Superiori, fu a tutti esempio luminoso di perfetta vita francescana per l'amabilità e la dolcezza del suo carattere, lo spirito di sacrificio, la sua viva e profonda pietà".

Anche Roberto Guastucci, nel suo libro "PIAGGIONE CENT'ANNI", edito da Maria Pacini Fazzi nel 1986 scrive molto bene del Rettore Don Vittorio Mariani, che al Piaggione rimase per 39 anni, fino al momento della decisione di farsi frate francescano (a quel momento aveva 62 anni).

Pel ricco parato in quarto
Nel numero di maggio 1923 si comincia a pubblicare le offerte per il RICCO PARATO IN QUARTO che il Parroco vuole assolutamente fare per la Parrocchia (pianeta, tunicelle e piviale). Questa raccolta durerà a lungo fino a che, la considervole somma, permetterà di ordinare il ricco corredo per la chiesa.
Tra le prime offerte trovo anche le 79 lire (donazione generosa rispetto alla media)  di Velia Barsotti, nonna di mia moglie Annagrazia Barsotti. 

Il Battesimo entro tre giorni
Nel bollettino di giugno 1923 Don Farnocchia richiama i genitori a non differire il Battesimo, ricordando che la disposizione del Sinodo Diocesano "obbliga a non differire questo sacramento di estrema necessità, oltre i tre giorni dalla nascita".
Don Farnocchia, rigido come sempre scrive:
"La chiesa non infligge a questi genitori  trascurati una multa, ma li accusa a Dio, a nostro Signore Gesù Cristo che ha istituito i Sacramenti".

Il bollettino del luglio 1923 parla dell'ottima riuscita delle processioni del Corpus Domini che si sono tenute nelle parrocchie di S. Rocco, S. Iacopo e Cerreto, che hanno avuto un concorso numerosissimo di fedeli.

Lo stesso bollettino (luglio 1923) da poi notizia delle manifestazioni patriottiche che si sono svolte a Borgo a Mozzano nelle domeniche 27 maggio e  3 giugno.

La bandiera dei Combattenti
Il 27 maggio 1923 la Sezione Combattenti del Borgo ha inaugurato solennemente la bandiera. Alle 10.30 sulla piazza del mercato fu celebrata la S. Messa da parte del Padre Evaristo Falorni ofm, ex combattente, , "in mezzo ad un imponente concorso di popolo". Il bollettino aggiunge che, al termine, la "numerosa falange dei combattenti, a capo scoperto, si recoò al cimitero paesano e a quello di Cerreto per deporre sulle tombe dei propri compagni caduti per la guerra". Nel pomeriggio manifestazione civile in piazza del mercato "con discorsi di circostanza e grandi applausi".

L'inaugurazione del gagliardetto fascista e dei balilla di Borgo a Mozzano
Il 3 giugno 1923, riporta ancora la cronaca di Sprazzi di Luce del luglio 1923, vi fu la solenne inaugurazione del gagliardetto fascista e dei balilla. Il paese, scrive il bollettino, era imbandierato a festa come nella domenica precedente. Il corteo, lunghissimo ed imponente (di cui facevano parte, oltre alle associazioni patriottiche, cinque bande musicali) si svolse con il massimo ordine, attraversò tutto il paese e si portò sulla piazza del mercato, "dove il Sig. Carlo Sc orza tenne un discorso che fu coronato da grandi applausi". Dalle ore 9 pomeridiane fino alla mezzanotte prestò servizio sulla piazza del mercato la banda di Altopascio.
Di questa manifestazione conservo nel mio archivio una fotografia della sfilata dei "militi e dei balilla" sul ponte del diavolo. Foto che pubblico nelle "immagini" di questa pagina.

Le due manifestazioni, così vicine nello spazio temporale di una settimana, testimoniano la rivalità che, anche a Borgo a Mozzano, si viveva tra Associazione Nazionale Combattenti e Partito Nazionale Fascista. Entrambi, particolarmente dopo la "Marcia su Roma" del 28 ottobre 1922, si ritenevano gli eredi dell' italia di Vittorio Veneto. A Borgo la rivalità si viveva anche nel Consiglio Comunale dove la presenza dei Combattenti era significativa. (GB)

Importante incarico al dottor Baldo Salvi 
Sprazzi di Luce del luglio 1923 informa che il dottor Baldo Salvi, figlio del dottor Leonardo medico condotto di Borgo a Mozzano, è stato nominato Vice Direttore del Sanatorio Casa Nuova di Firenze (malattie nervose e del ricambio).

La festa triennale di S. Antonio
Il 24 giugno 1923, come riporta Sprazzi di Luce dell'agosto 1923, ci fu la festa triennale di S. Antonio da Padova, festa tradizionale del convento di San Francesco del Borgo. Nel pomeriggio la grande processione e il panegirico del Santo in piazza della stazione (vedi foto nelle immagini).

Il dono di un vaso d'argento
Il numero di agosto 1923 riporta il dono alla chiesa di S. Rocco di un grande ed elegante vaso da fiori "tutto d'argento" da parte della signora Ida Brunini.

Il trasporto della salma di un caduto al fronte
Sul bollettino della Parrocchia di S. Rocco di Borgo a Mozzano "SPRAZZI DI LUCE" del settembre 1923 c'è il resoconto dei funerali di Antonio Poli, caduto sul Carso nel 1916 (vedi foto nelle "immagini" di questa pagina).
La salma di Antonio Poli giunse a Borgo a Mozzano dalla zona di guerra il 6 agosto del 1923 e fu deposta nella chiesa del Crocifisso (quella attigua alla sede storica della Misericordia del Borgo)."Il 7 agosto vennero tributate al caduto solenni onoranze. Tutto il popolo volle dimostrare la sua riverenza e ammirazione per Colui che sul campo dell'onore aveva sacrificato la sua vita". Il giornale "Sprazzi di Luce" riferisce che presero parte alla "mesta cerimonia" i genitori del caduto, i piccoli figli e i compaesani dell'estinto, oltre a tutte le autorità, la banda pasana di Borgo a Mozzano, le scuole e le associazioni con i loro vessilli. Il testo del bollettino è il seguente: "La salma era portata a spalla dai fascisti. Il corteo, imponentissimo, accompagnò la salma dalla chiesa del SS. Crocifisso fino alla salita di Corsagna. Qui il Sindaco del Comune con indovinate parole esaltò la figura del caduto".
Dopo le esequie nella chiesa di Corsagna parlò il Parroco, e al cimitero pronunziarono commoventi parole il sig. Micheli Pietro, a nome dell'Associazione Combattenti e il Canonico corsagnino Mons. Domenico Dinucci, a nome del paese di Corsagna.

Un pellegrinaggio alla Madonna dell'Eremita
Il bollettino Sprazzi di Luce del novembre 1923 informa che la domenica 30 settembre una trentina di soci del circolo parrocchiale di S. Rocco, N.S. di Lourdes, "salirono in divoto pellegrinaggio all'Eremo di Calomini. Il bollettino parla di affluenza enorme di popolo, di molte Messe celebrate nella mattinata, di comunione generale dei pellegrini arrivati fin dalla sera antecedente. Durante la Messa delle 9 le fanciulle di Corsagna cantarono vari mottetti d'occasione. Fu cantata l'Ave Maria del Luzzi dal basso signor Bambini di Ponte a Moriano; accompagnava all'organo il Maestro Vincenzo Barsi, borghigiano.

La domenica 12 novembre 2017 anche la nostra Misericordia del Borgo, con la sua Sezione di Val di Turrite, ha organizzato un pellegrinaggio al Santuario dell'Eremita. Quanto diversa è oggi  la partecipazione rispetto al racconto del 1923...

Le offerte per il parato in quarto
Anche sul bollettino di novembre 1923 prosegue la pubblicazione delle offerte per il ricco parato da donare alla chiesa di S. Rocco. Il totale finora raccolto è di lire 2653,15.
 
 
 








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