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ABBIAMO SCRITTO IL NOME DI UN ALTRO ALPINO NELLA MEMORIA DELLA COMUNITA': FERDINANDO CORTOPASSI, DI DEZZA.

Nell'aprile 2017 una signora di Dezza, Luciana Pieretti, mi segnalò il caso di un suo zio, disperso in Russia, il cui nome non compare nel libro "Dal Serchio al Don solo andata", che ho scritto insieme all’amico Marcello Martini e che è stato presentato nel 2010.
La cosa mi sembrò strana, perché, insieme a Marcello, avevamo condotto una puntigliosa ricerca dei caduti e dispersi nella tragica campagna di Russia, incrociando elenchi provenienti da varie fonti.
L’alpino che non era più tornato dalla tragica campagna di Russia e che non compare nel nostro libro è FERDINANDO CORTOPASSI, che risiedeva a Dezza in loc. Legnana.
Ho fatto ricerche all'anagrafe del nostro Comune e, in effetti,  risulta un Ferdinando Cortopassi residente in quella località (foglio famiglia n. 1661). Era figlio di Giovanni Battista e di Sartini Leonilda ed era nato a Glasgow il 26 gennaio 1912. Aveva un fratello (Mario) e una sorella (Maria).
Sull'atto di nascita, che era stato trascritto al Comune del Borgo solo nel 1930 (atto 12 p. 2a B)  c'è l'annotazione di morte presunta in Russia - nella data del 31.01.1943 - che è stata trasmessa dal Comune di Capannori. Infatti Ferdinando Cortopassi, il 15 febbraio 1942, aveva sposato una donna di Capannori e, forse, già prima di partire per la campagna di Russia (la partenza avvenne nei primi giorni di agosto del 1942) aveva trasferito in quel Comune la propria residenza; per quel motivo, l'annotazione di morte presunta risulta avvenuta a Capannori e non a Borgo a Mozzano.
Di conseguenza il nome di Ferdinando non risultava tra i caduti del nostro territorio, ma tra quelli di Capannori e così il nome di Ferdinando non era iscritto nel nostro libro "DAL SERCHIO AL DON SOLO ANDATA".
La nipote Luciana Pieretti ha trovato finalmente le foto dello zio materno: una nella classica posa in divisa di alpino della Divisione Cuneense, come testimonia la nappina verde del cappello, scattata prima della partenza per la Russia, ed una, con dedica alla “cara sorella”, scattata il giorno dello “sposalizio” con Francesconi Olga, che porta la data del 15 febbraio 1942 – XX.
Finalmente anche quel giovane, appena trentenne, che ha attraversato l’Europa per un viaggio di sola andata” verso le steppe del Don, è annotato tra gli eroi del nostro territorio, come l’affezionata nipote Luciana desiderava…
Gabriele Brunini – agosto 2018


 







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