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FURONO 50 I DIPLOMATI DELL'ISTITUTO "FRANCESCO CARRARA" DI LUCCA (ragionieri e periti agrimensori) CADUTI NELLA GRANDE GUERRA (1915-1918). Ce lo rivela un opuscolo trovato tra i documenti di Annibale D'Olivo, caduto sull'Altopiano di Asiago.

Furono ben 50 i giovani diplomati dell'Istituto lucchese (ragionieri e periti agrimensori) che caddero sui fronti del primo conflitto mondiale.

Facendo ricerche di ricordi e documenti su di un caduto di Borgo a Mozzano nella “grande guerra” ho trovato un opuscolo dal titolo “L’ Istituto Tecnico di Lucca agli alunni caduti per la Patria 1915 – 1918”.
L’Ufficiale di Borgo a Mozzano su cui facevo ricerche era ANNIBALE D’OLIVO, nato a Borgo a Mozzano il 14 settembre 1890, caduto sul monte Rasta , mentre trascinava i suoi uomini all’assalto, il 13 luglio 1916. D’Olivo era infatti Tenente del 126° Reggimento fanteria e Comandante interinale della 6a Compagnia di fanteria, in attesa di ottenere la promozione a Capitano per merito di guerra. Per quell’azione al ventiseienne D’Olivo fu concessa la Medaglia d’Argento al Valor Militare. Lo piansero la moglie e le due giovanissime figlie.
Annibale D’Olivo aveva studiato a Lucca, ottenendo la licenza di ragioniere nell’Istituto Tecnico “Francesco Carrara”, vincendo poi un concorso, grazie agli studi conseguiti, nella Regia Intendenza di Finanza, presso la sede di Genova.
Tra i ricordi dell’Ufficiale la famiglia conservava anche l’opuscolo che l’Istituto Carrara aveva dedicato ai suoi studenti caduti nella grande guerra, che sono ben 50, appartenenti un po’ a tutto il territorio provinciale e non solo.
All’inizio dell’opuscolo c’è il saluto “Agli alunni dell’Istituto Tecnico di Lucca” da parte del Preside F. Ferri, che offre ai giovani quel ricordo, che definisce “tributo certo inadeguato alla grandezza del sacrificio di tante giovani esistenze”; il Preside conclude il suo intervento con l’invito agli alunni che frequentano l’istituto ad attingere, nel sacrificio di questi tanti compagni che hanno frequentato il loro stesso Istituto,  “le virtù civili, che porteranno la Patria nostra al conseguimento dei suoi alti destini”. Dopo il saluto del Capo dell’istituto, c’è l’elenco, in ordine alfabetico dei cinquanta caduti, da Angelici Aldo a Vanni Enrico. Poi, nelle pagine successive, il ricordo di ogni caduto, con la foto e tutte le notizie che gli estensori del testo hanno potuto reperire: i dati anagrafici, il percorso di studi, la professione intrapresa.
Del territorio comunale di Borgo a Mozzano non c’è solo Annibale D’Olivo, ma anche Arnaldo Lotti (classe 1892), ragioniere ed Ettore Santini di Valdottavo (classe 1891), perito agrimensore (così si chiamavano i geometri fino al 1929).
La realizzazione di questo “opuscolo ricordo”, stampato nella tipografia Leonardo Da Vinci di Città di Castello, che l’ Istituto consegnò a tutti gli alunni ed inviò a tutte le famiglie dei caduti, è del 1921 e, con esso,  si volle sottolineare la partecipazione della scuola al destino dei suoi studenti “caduti – come sottolinea il Preside – per suprema devozione della Patria”.
In occasione del primo centenario della conclusione, vittoriosa per l’Italia, di quel tremendo conflitto, che si celebra il 4 novembre 2018, mi è parso bello ricordare questa dedica dell’Istituto Carrara ai suoi alunni caduti.

Gabriele Brunini - 28 ottobre 2018







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