home
• Home • Spigolando tra storia e ricordi personali • Commenti • Biografia • Video • Contatti

CATUREGLIO, UNA VILLA ANTICA SOPRA BORGO A MOZZANO: RICORDI E UN PO' DI STORIA

Questo testo è stato pubblicato sul n. 487 del mensile IL PONTE DEL DIAVOLO (agosto-ottobre 2020).

Quando ero bambino e poi ragazzo, Catureglio era un luogo dedicato alle scampagnate di ragazzi e ragazze del Borgo, ma anche di Cune e di Oneta. Uno degli appuntamenti era il “merendino” di “pasquetta”, quando la gente faceva a gara per conquistare un posto sul prato antistante il grande palazzo, che era allora in completo abbandono. Ci andavamo sempre con un po’ di paura, temendo che il misterioso padrone di quel luogo ci venisse a scacciare, perché avevamo violato la sua proprietà. La villa di Catureglio era per noi una sorta di palazzo incantato, nel quale nessuno poteva entrare; si favoleggiava di stanze e passaggi segreti, dove vivevano, da sempre, i fantasmi. Uno dei più affascinanti era quello di Lucida Mansi, donna attraente e libertina, che in quel maniero era vissuta in tempi remoti, che si rimirava continuamente negli specchi, ossessionata di poter conservare in eterno la bellezza della sua gioventù.

Un po’ di storia di Catureglio ce la racconta lo storico borghigiano Francesco Maria Pellegrini nel suo libro, edito nel 1925, dal titolo “Borgo a Mozzano e Pescaglia nella storia e nell’arte”.
La regione di Catureglio – scrive il Pellegrini – sta fra i confini della Cune, di Oneta e del Borgo, e fu già un “predio allodiale” dei Castracani –Antelminelli.  

Già alla data del 3 novembre 1388 un Antelminelli vendeva ad un esponente della famiglia Guinigi i beni posti in quel luogo. Nel 1428 nella chiesa di S. Iacopo di Borgo a Mozzano, in presenza dei “Sindici” delle comunità componenti la Vicaria di Coreglia, ad istanza di Michele Guinigi, fu pubblicata la sentenza, emessa dal maggior Sindico di Lucca, nella quale si dichiarava che gli abitanti di Catureglio sono esenti da ogni tassazione reale, personale e mista. Queste franchigie furono poi rinnovate più volte finché quella fattoria restò ai Guinigi. Quando nel 1430 Paolo Guinigi, Signore di Lucca, perse il potere, il predio di Catureglio si sottrasse alla confisca dei beni di quel principe ed alcuni suoi discendenti si rifugiarono lassù. Spesso questi Guinigi scendevano da Catureglio al Borgo, dove possedevano un palazzo proprio nella borgata, sulla sinistra andando verso la chiesa di S. Iacopo, a meno di 100 metri dalla piazza antistante l’attuale Municipio; alcuni di loro furono consiglieri del Borgo stesso. Come principi e cittadini lucchesi avevano molta influenza su questo Comune di Borgo a Mozzano e – come sostiene il Pellegrini – tenevano il provento della pesca nel fiume Serchio.

Il possesso di Catureglio passò in seguito all’importante famiglia lucchese dei Mansi e all’anno 1925 – come scrive il Pellegrini nel suo libro – apparteneva alla signora Angela Bartelloni vedova Bendinelli, di Borgo a Mozzano.
Lo storico scrive anche una cosa che incuriosisce: “In un piccolo quartiere presso il palazzo si conserva un ritratto della bella e calunniata Lucida Mansi”. Chissà dove sarà finito quel quadro ?!?

Catureglio, col suo palazzo, le case dei contadini, le stalle, i fienili, le capanne e i metati, con i tanti terreni coltivati e i numerosi boschi, passò poi nella proprietà del geometra borghigiano Renato Fazzi e si aggravò, in quel periodo, il degrado degli immobili e dei terreni. In molti terreni, anche agricoli, furono messe a dimora piante di conifere che, oltre ad essere innaturali per quei luoghi, avevano addirittura alterato il paesaggio.

Finalmente, Catureglio fu acquistato, nel 1987, dalla famiglia inglese degli Hopkins che, grazie alla passione e ai rilevanti investimenti di Sir. Michael Hopkins e di sua moglie Patricia, entrambi architetti, ha riportato il luogo agli antichi splendori e alla bellezza di oggi.
Per la gestione dei complessi restauri degli immobili e del ripristino delle destinazioni colturali dei terreni, gli Hopkins hanno potuto avvalersi della competenza di Richard Hobbs, trasferitosi dalla fine degli anni '80 a Catureglio dall'Inghilterra, con la famiglia, che vive nelle vicinanze e cura ogni aspetto delle attività e della società di gestione. Anche la figlia dei signori Hopkins, Sarah, con il marito Sir Alex Younger, segue in prima persona la vita di Catureglio e vi soggiorna spesso.

Gabriele Brunini, ottobre 2020
 
 
 
 
 
 








www.gabrielebrunini.it - Cookie Policy - Privacy - Sitemap