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Curiosità storiche: UN MESE PRIMA DELLA MORTE GIACOMO PUCCINI ERA A CELLE PER UNA FESTA IN SUO ONORE. C'era anche il Sindaco di Borgo a Mozzano.

Giacomo Puccini (Lucca 22 dicembre 1858 – Bruxelles 29 novembre 1924) è ormai considerato, da musicista e compositore, uno dei maggiori e più significativi operisti di tutti i tempi.
Per Lucca e il suo comprensorio è un vanto e i suoi successi musicali sono di livello mondiale. Il prossimo centenario della morte, che sarà ricordato nel 2024, sarà una ulteriore occasione di valorizzazione del grande musiciista.
Nato a Lucca, da una famiglia originaria di Celle di Val di Roggio, nel comune di Pescaglia, ha avuto quattro antenati musicisti (Giacomo Senior (nato nel 1712), Antonio, Domenico e Michele, che segneranno la vita artistica della città di Lucca, sia nel campo della musica sacra che in quello della musica strumentale. Di Giacomo Puccini, che sicuramente frequentava la casa di famiglia a Celle, si sa che si recava spesso a Bagni di Lucca, dove, in gioventù, compose anche un “Vexilla regis”. Secondo la testimonianza di Adolfo Betti, farmacista di Bagni di Lucca (1873-1950), Puccini avrebbe composto l'inno su commissione del padre Adelson Betti (1841-1903), organista e maestro di coro a Bagni di Lucca, di cui era spesso ospite durante i soggiorni nella cittadina termale, dove suonava nell'orchestrina da ballo del casinò.
Mi sono domandato spesso se, in questi suoi viaggi da Lucca a Celle o Bagni di Lucca, il maestro si sia mai fermato a Borgo a Mozzano, per salutare qualche notabile di importanti famiglie o qualche amico, o per visitare le nostre chiese, che avevano organi “storici” importanti, come il Ravani di San Iacopo, l’Agati Tronci del convento di San Francesco o l’Agati della chiesa di San Rocco.
Magari potrebbe essersi fermato in una delle tante osterie, che costellavano la borgata, a partire da quella di Giò Lotti, detto “Bacciano”, vicino alla stazione ferroviaria, o all’albergo della Fontana (proprietario Dante Ulivieri) nel centro del paese, dove c’erano “grandi sale da pranzo, cucina ottima, vini da pasto e di lusso delle migliori fattorie toscane”. Certamente, per recarsi a Bagni di Lucca, in carrozza, doveva passare davanti all’albergo “Modenese” di Anacleto Innocenti, sulla statale del Brennero, proprio davanti al nuovo “ponte pari” in ferro, che sulla facciata, aveva scritto, a caratteri cubitali i servizi offerti: “caffè, ristorante, stallaggio, rimessa”.

Di Giacomo Puccini a Borgo a Mozzano non ho trovato purtroppo alcuna testimonianza, anche facendo appello a qualche carissimo amico, studioso del grande archivio di “Casa Pellegrini”.
L’unico legame con il Borgo è una foto che testimonia la presenza di Enrico Pellegrini (1882-1943), Sindaco di Borgo a Mozzano, alla cerimonia di scopertura di una lapide, a Celle di Val di Roggio, sulla casa dei Puccini, il 26 ottobre 1924. In una foto del Maestro, con autorità e amici, nella piazzetta antistante la casa, c’è anche il Sindaco Pellegrini, che resse l’incarico al Municipio di Borgo fino al gennaio 1925 (il 21 dicembre 1924 si tennero, infatti, nuove elezioni a cui il Pellegrini decise di non ripresentarsi). Il suo successore fu Tedice Santini. Il Sidaco Pellegrini, nella foto, è uno dei due più in alto (quello a sx).
Un’ultima curiosità: Giacomo Puccini era malato da tempo (aveva un cancro alla gola), ma di certo la foto del 26 ottobre 1924 non fa presagire che, di lì ad un mese, sarebbe morto nella clinica di Bruxelles.

Marzo 2023 - Gabriele Brunini
 








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