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BORGO A MOZZANO: UN RAFFRONTO SUL NUMERO DEGLI ABITANTI DEI PAESI DAL 1832 AL 2001. SPOPOLAMENTO DEI PAESI DI COLLINA, ABBANDONO DEI CENTRI STORICI E GRANDE CONSUMO DI SUOLO.

Ho trovato, di recente, un interessante raffronto del numero degli abitanti dei paesi del territorio di Borgo a Mozzano, che testimonia un cambiamento epocale nella vita del nostro comune.

Il raffronto è tra l’anno 1832 e il 2001 e testimonia, soprattutto, lo spopolamento dei paesi di collina e della montagna a favore delle frazioni di fondovalle, senza però che ci sia stato un aumento di popolazione, nonostante il grande consumo di suolo che si fatto dovunque.

Il totale degli abitanti del comune, in quasi due secoli, si mantiene stabile: 7.123 abitanti nel 1832 a fronte dei 7.292 abitanti del 2001.

E questo al netto delle variazioni, assai significative che sono avvenute nella geografia del nostro Comune di Borgo a Mozzano. Nel 1832 appartenevano ancora a Borgo a Mozzano i paesi di Monti di Villa. Pieve di Monti di Villa, Granaiola, Lugnano, Bugnano (passate al Comune di Bagni di Lucca con un Regio Decreto del 2 febbraio 1893 e Fornoli (passato a Bagni di Lucca con un R.D. del 12 giugno 1897).
Fino agli anni ’60 del XX secolo la frazione di Motrone apparteneva al Comune di Pescaglia, per passare poi sotto Borgo a Mozzano.

Ma questi cambiamenti non incidono sul raffronto numerico che riportiamo in questo scritto, che riguarda i 19 paesi che compongono attualmente il Comune di Borgo a Mozzano.

Ed ecco i numeri degli abitanti dei vari paesi: partendo dal nord del comune abbiamo Motrone che, nel 1832 aveva 217 abitanti e 50 nel 2001; San Romano 242 nel 1832 e 76 nel 2001; più stabile Gioviano che passa da 336 a 280, sicuramente influenzato dallo sviluppo di Piano di Gioviano/Salita; Cune passa dai 333 abitanti del 1832 a 200; Oneta da 242 a 150; Cerreto da 445 a 350, sicuramente aiutato nel contenimento del calo demografico dallo sviluppo significativo di ville costruite dagli anni ’60 del novecento; anche Anchiano si è spopolato, passando da 442 abitanti a 270; Dezza passa da 175 a 132; abbastanza stabile Corsagna che passa da 865 abitanti del 1832 a 725; nel sud del comune il maggiore spopolamento lo subisce Partigliano che passa da 301 a 200; più contenuto il calo di Tempagnano che passa da 271 a 235 e Domazzano, che passa da 229 a 178. Diversa la posizione dei paesi del fondovalle che vedono aumentare la popolazione dal 1832 al 2001: Chifenti passa da 235 a 460; Piano della Rocca da 205 a 323 (ma il dato ricomprende anche Rocca che sicuramente aveva molti più abitanti nel 1832 rispetto al 2001); Borgo a Mozzano (sommando il dato 1832 delle due parrocchie di S. Iacopo e S. Rocco) passa da 961 a 1500; Diecimo  da 808 a 890 e Valdottavo da 816 a 1273. La popolazione del comune continua a calare: l’ultimo dato ufficiale che ho è quello del 2017 con 7.003 abitanti.

E tutto questo con un sistema di insediamenti abitativi che hanno portato ad un grande consumo di suolo, stravolgendo la fisonomia dei nostri centri storici, con la conseguenza che molti immobili sono oggi inutilizzati, sfitti o abbandonati. Eclatante il caso di Borgo a Mozzano, dove gli insediamenti di Tombeto, di viale Italia, di via Roma, tutti inesistenti nel 1832, hanno provocato una situazione di abbandono di almeno 100 appartamenti nel centro storico. Stessa cosa vale per molti altri centri storici del comune.

Preoccupante sarà il destino di tutte le abitazioni disabitate, destinate ad un inesorabile degrado. Cosa assolutamente da attenzionare.

Gabriele Brunini – Marzo 2023
 







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