Giuseppe Garibaldi, l'eroe dei due mondi, condottiero dei "mille" nella liberazione della Sicilia, nato a Nizza nel 1807, morì a Caprera il 2 giugno 1882 (data che coincide oggi con la Festa della Repubblica).
A Borgo a Mozzano furono davvero rapidissimi nel celebrare la scomparsa del grande personaggio; infatti già il 25 giugno, trascorsi appena 23 giorni dalla morte, veniva solennemente inaugurata una targa in ricordo di Garibaldi nella piazza del mercato che, da quel momento, divenne "piazza Garibaldi".
Di sicuro le influenze massoniche (1) e anticlericali, che a quel tempo erano forti a Borgo a Mozzano, furono  determinanti nella rapidità dell'intitolazione al grande personaggio (Giuseppe Garibaldi fin dal 1844 apparteneva alla massoneria).
A Borgo a Mozzano, in quegli anni, esistenva una  "loggia massonica" intitolata a Ciro Manotti (patriota carbonaro giustiziato a Modena nel 1831).
Sindaco di Borgo a Mozzano all'epoca dell' intitolazione della piazza era Casimirro Franchi di Chifenti, che ricoprì la carica dal 1880 al 1883 (il Franchi era nato a Chifenti il 3 marzo 1822).
Il testo della lapide è molto stringato: A PERPETUA MEMORIA DI GIUSEPPE GARIBALDI IMPONEVA SOLENNEMENTE A QUESTA PIAZZA IL NOME DI LUI QUESTO MUNICIPIO IL XXV GIUGNO MDCCCLXXXII.

Gabriele Brunini - 2 giugno 2025

Nota 1 - Sicuramente apparteneva alla massoneria l'avvocato Pietro Pellegrini, esponente di una delle più influenti famiglie di Borgo a Mozzano,e sostenitore di tante associazioni "laiche", come la "Pubblica Assistenza Croce Verde" e la "Società di Mutuo Soccorso fra gli operai del Borgo a Mozzano". Pietro Pellegrini fu Sindaco di Borgo a Mozzano dal 1890 al 1892, dal 1893 al 1897 e dal 1906 al 1909.